Narcao - Guida Turistica

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.: NARCAO
 Narcao è un comune di 3.365 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias. Narcao confina a nord con Villamassargia e Siliqua, a est con Nuxis, a sud con Villaperuccio e a ovest con Carbonia e Perdaxius. È posizionato nel cuore di un antico bacino geologico dell'età terziaria ricco di lipariti e trachiti. L'estensione del territorio comunale, comprese le frazioni di Riomurtas, Terraseo, Pesus, Is Meddas, Is Sais, Is Aios, Terrubia, Is Cherchis, è di circa 86 kmq, l'altitudine è di 127 m. I fiumi locali sono il Rio Mannu e il suo affluente Rio Canneddu. Il clima è quello mediterraneo, la vegetazione è la tipica della macchia mediterranea (arbusti come il lentischio, il corbezzolo, il cisto, il mirto ecc.). Sono presenti querce di vari tipi e boschetti non spontanei di pini e di eucaliptus. Narcao è un paese situato nel Sud-Ovest della Sardegna. Divenne Comune del Regno d'Italia con Regio Decreto L'11 Luglio 1853, ma il suo territorio conserva testimonianze di insediamenti umani che risalgono al periodo prenuragico e successivi. Il suo territorio conserva tracce degli antichi abitanti che qui vivevano all'incirca 3500 anni fa. I primi abitanti vivevano probabilmente nelle numerose grotte presenti sulle colline o in capanne di canne e frasche di cui restano tracce ancora ben protette sotto un comodo strato di terra. Erano cacciatori e pastori e inesperti agricoltori che riuscivano a vivere con il poco che offriva la Natura. Usavano strumenti e armi ricavati dalla lavorazione della selce e dell'ossidiana. Praticavano il culto della Dea Madre e seppellivano i loro morti in grotte naturali o in anfratti scavati nella roccia. Dopo di loro giunsero dal mare degli uomini bellicosi capaci di costruire con enormi blocchi di pietra delle costruzioni solide e ben strutturate a forma di grandi torri circondate da costruzioni più basse che formavano un villaggio ben protetto. Oggi li chiamiamo Nuraghi ma allora forse il loro nome era Norag. Se ne possono vedere i resti sulle colline che circondano il paese.
  I Nuragici erano gente piuttosto bellicosa divisa in tribù ciascuna delle quali abitava il proprio villaggio e non tollerava sconfinamenti da parte delle altre tribù. Spesso furono battaglie sanguinose e si crede che le grandi torri fossero il centro nevralgico del villaggio, difese da soldati armati e di vedetta per l'avvistamento di nemici. Sapevano però anche coltivare la terra e impararono anche ad estrarre dal sottosuolo minerali che poi fondevano per costruire oggetti di natura varia. Intanto un popolo medio - orientale di buoni navigatori , i Fenici, aveva da tempo colonizzato le zone vicine al mare nel sud-ovest della Sardegna e pian piano si spingeva all'interno. Giunse anche nel territorio che oggi è Narcao convivendo con i Nuragici che intanto erano diventati più evoluti e aperti agli scambi con altre popolazioni. Col passare del tempo però la convivenza divenne difficile e si giunse a scontri sempre più violenti e a vere battaglie che in ultimo videro l'affermarsi dei Fenici nei confronti della popolazione locale. I Fenici vivevano prevalentemente di commercio ma non trascuravano l'agricoltura , la pastorizia e la caccia. Col tempo sui Fenici si affermarono i Punici che era gente della stessa razza e che aveva fondato una città in quella che oggi è la Tunisia. Questa città divenne sempre più importante e sempre più grande e prese il nome di Cartagine. I Punici sostituirono i Fenici in tutti i loro possedimenti e nelle loro colonie e città. Intorno al 500 a.C. erano rimasti i soli padroni della Sardegna ed avevano completamente assorbito le preesistenti popolazioni di stirpe nuragica. Hanno lasciato molte tracce del loro passaggio e della loro cultura: ad esempio la tipica casa sarda con le camere che si affacciano tutte su un porticato coperto chiamato " sa lolla ". Nella zona di Narcao si possono ancora trovare resti di edifici costruiti da questo popolo: nella frazione di Terraseo per esempio c'è quel che rimane dell'antico tempio campestre dedicato alla dea